Posso avere un anticipo TFR? Certo, ci sono dei parametri da rispettare. Sappiamo che per ricevere il trattamento di fine rapporto bisogna aspettare anni. Ma dipende da come vuoi questo capitale e se sei disposto a pagare interessi.

Il TFR, o Trattamento di Fine Rapporto, è la somma che viene liquidata al dipendente quando cessa il rapporto di lavoro.

Che può terminare per vari motivi: 

  • Pensione.
  • Licenziamento.
  • Dimissioni. 
  • Ecc.

Un anticipo del TFR è conveniente ma non sempre possibile. Le regole sono severe ma ci sono alcune situazioni in cui si ha tale opportunità. Vediamo quando si può richiedere un anticipo del Trattamento di Fine Rapporto, e qual è la procedura da seguire.

Come si calcola il trattamento di fine rapporto

Per iniziare, vediamo in breve come si calcola il TFR. È semplice: bisogna sommare le retribuzioni di ogni anno di servizio, e dividere poi il risultato per 13,5. Da questa operazione deriva il Trattamento di Fine Rapporto, del quale può essere anticipato il 70%.

Quando è possibile avere un anticipo del TFR

Vi sono delle circostanze particolari in cui il lavoratore ha diritto a un anticipo della liquidazione.

In parole povere, questa esigenza deve essere giustificata. Per esempio se serve denaro per l’acquisto della prima casa per sé o per i figli, o se si necessita di un certo capitale per sostenere spese mediche per interventi medici e terapie impegnative.

Una condizione alternativa, in cui si può sperare in un anticipo del TFR, è il congedo parentale (se c’è bisogno di un determinato budget per obiettivi riconosciuti e comprovati). Lo stesso vale in quelle fasi che sono dedicate alla formazione del personale.

I requisiti per ottenere l’anticipo del tuo TFR

Il discorso sui criteri da rispettare non finisce qui. Per poter richiedere un anticipo del trattamento di fine rapporto – che resta un diritto del lavoratore – è importante osservare alcuni punti. Ecco le regole da rispettare per anticipare il trattamento di fine rapporto:

  • Usufruire dell’anticipo del TFR solo una volta durante il contratto.
  • Aver accumulato almeno 8 anni presso il medesimo datore di lavoro.
  • Non chiedere più del 70% della cifra totale del TFR.

Non tutti i dipendenti hanno possibilità: l’anticipo è limitato al 10% di coloro che ne hanno diritto. Per avere anticipo del Trattamento di Fine Rapporto si presenta un’istanza al datore di lavoro. C’è un modulo ad hoc, e diversi fac-simile, da compilare.

Vanno allegati una copia della carta di identità e tutti i documenti che attestano la necessità per cui si chiede l’anticipo. Come l’atto notarile relativo all’acquisto della prima casa, o il certificato di una struttura sanitaria se bisogna finanziare un’operazione.

Un altro documento proviene dal datore di lavoro: una liberatoria con cui il soggetto dichiara di aver ricevuto l’anticipo del TFR. Ricordate che la somma in questione è caratterizzata da tassazione, ragion per cui è meglio informarsi sul totale effettivo.

Quando non si può richiedere l’anticipo del TFR

Abbiamo visto in quali contesti si ha la facoltà di richiedere l’anticipo del TFR, e quali sono i requisiti da soddisfare.

Al contrario, in quali situazioni non si ha questa possibilità? Secondo la legge, i dipendenti pubblici non hanno accesso all’anticipo del TFR ma del trattamento di fine servizio. Non possono fare domanda coloro che lavorano presso aziende private in crisi.

L’anticipo del TFR non è compatibile con prestiti in corso come la cessione del quinto dello stipendio. Non tutti i dipendenti possono usufruire di questa opzione. Il responso sarà negativo se già altri colleghi hanno beneficiato di tale opportunità.

La decisione definitiva spetta al datore di lavoro. Sarà lui a valutare il singolo richiedente, le sue esigenze e le sue condizioni. Per esempio, ci sono alcuni titolari che concedono l’anticipo per la ristrutturazione di un immobile, e altri che invece non lo fanno.

Vuoi una consulenza per avere liquidità extra?

La legge italiana è molto precisa sull’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto. Ciò, però, non significa che i CCNL di categoria non possano disciplinare la richiesta sulla base delle circostanze. Un testo utile da consultare è l’articolo 2120 del Codice Civile – commi 6-10. Se però hai fretta e vuoi della liquidità non vincolata puoi chiedere una consulenza ai nostri esperti.

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