Fino a pochi mesi fa l’anticipo TFS e TFR degli statali INPS era un problema irrisolvibile con tempi di attesa anche di diversi anni. Oggi c’è una soluzione differente per ottenere la liquidazione senza lunghe attese e con un tasso d’interesse ragionevole. Quali sono le strade da seguire e le regole da rispettare?
La liquidazione è un diritto di tutte le persone che hanno svolto un lavoro con contratto di lavoro subordinato.
Quindi è perfettamente comprensibile il desiderio di chi vorrebbe ottenere questa somma di denaro che hai accumulato nel tempo. E che dovrebbe essere consegnata al lavoratore nel momento in cui viene licenziato, si dimette o va in pensione.
I tempi necessari per ottenere queste somme sono biblici e spesso il ritardo dipende dalla tua volontà di ottenere tutto e subito. O comunque in un periodo temporale per consentirti di pianificare e stabilire delle spese. D’altro canto puoi chiedere aiuto.
Come? Ecco qualche idea interessante.
- Definizione di TFS e TFR, di cosa parliamo?
- Quali sono i tempi di erogazione?
- Cos’è anticipo TFS e TFR degli statali INPS
- Come chiedere l’anticipo del TFS e TFR all’INPS?
Cosa sono il TFS e il TFR? Una definizione
Prima di iniziare ad affrontare il tema relativo all’anticipo TFS e TFR degli statali INPS è giusto dare delle definizioni.
Iniziamo dal primo punto, sei d’accordo? Allora, il Trattamento di Fine Servizio (noto anche come TFS) è un’indennità versata ai dipendenti pubblici e statali sotto contratto a tempo indeterminato fino al 1 gennaio 2001. Esistono diversi tipi di TFS:
- Indennità di buonuscita per i dipendenti statali.
- Indennità di Anzianità (IA) per le camere di commercio.
- Indennità Premio di Servizio (IPS) per chi lavora con enti locali e regionali.
Chi lavora nel settore privato, invece, dovrebbe prendere il TFR. Ovvero il Trattamento di Fine Rapporto. Lo stesso vale per gli statali assunti dopo il 1 gennaio 2001. Queste cifre dovrebbero essere consegnate a conclusione del servizio lavorativo.
Chiaramente non è sempre così.
Quanto tempo bisogna aspettare per TFS/TFR?
Tutto dipende dal motivo per cui si lascia il lavoro. In caso di decesso abbiamo attese di 150 giorni ma per un pensionamento in regola si attendono 12 mesi in media. Passiamo a 24 mesi per pensionamenti anticipati e licenziamento o dimissioni volontarie.
Poi c’è da considerare le rate: questi tempi si riferiscono solo alla prima di 50.000 euro. Per importi superiori i tempi si dilatano ancora di più. Ecco perché spesso si parla di anticipo TFS e TFR degli statali INPS con relativi tassi di interesse.
Cos’è l’anticipo TFS e TFR degli statali INPS
Il punto di partenza è questo: nel settore privato non ci sono problemi di erogazione mentre in quello pubblico ci possono essere i ritardi appena elencati. Per questo, in molti casi, le finanziarie e le banche si offrono di aiutare il dipendente a ottenere il denaro.
Come? Anticipando la somma con un interesse.
In pratica, si tratta di una forma di prestito come può essere, ad esempio, la cessione del quinto.
L’anticipo TFR è un’ottima soluzione per ottenere la liquidazione da statale in tempi rapidi e fino a qualche tempo fa era possibile chiedere il supporto delle finanziarie. Oggi è possibile chiedere l‘anticipo del TFS e TFR all’INPS con interessi veramente bassi.
Ovvero? Siamo all’1%. Questa soluzione è possibile dal febbraio 2023 come viene indicato dalla delibera INPS 219 del 9/11/2022.
Chi può accedere a questo servizio? Tutti i dipendenti pubblici in servizio e non che fanno parte del fondo della gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito). Non possono ottenere il finanziamento chi non ha diritto alla pensione INPS.
Come chiedere l’anticipo del TFS e TFR all’INPS?
Per ottenere il risultato finale – ovvero l’anticipo della liquidazione nei tempi previsti – puoi raggiungere il portale lavoropubblico.gov.it/anticipo-tfs-tfr e cliccare sulla sezione dei richiedenti. Cosa fare prima di procedere con la domanda?
Bisogna consegnare la certificazione del diritto all’anticipazione all’ente previdenziale (INPS).
Quest’ultimo, entro 90 giorni dalla ricezione della domanda, invia la certificazione del diritto al trattamento da consegnare alla banca con relativa domanda di anticipo. Se tutto procede per il meglio in 15 giorni massimo si dovrebbe ottenere l’anticipo.
Da leggere: cessione del quinto in caso di morte, cosa fare?
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Ricorda che chiedere anticipo del TFS e TFR all’INPS è solo una delle possibili soluzioni. Ci sono altri modi per ottenere liquidità immediata senza intaccare il tesoretto della liquidazione. Vuoi scoprire soluzioni alternative per avere tutto ciò che serve al tuo budget e ai tuoi progetti? Mandaci subito un’email per approfondire ogni passaggio utile.