Come funziona la cessione del quinto con cassa integrazione? Ecco una guida base per avere dei riferimenti indispensabili quando hai chiesto questo finanziamento e ti ritrovi in una situazione di incertezza.

Ecco una domanda tipica dei nostri clienti preoccupati per come cambia il mondo del lavoro.

Cosa accade in caso di cessione del quinto con cassa integrazione?

Ci sono problemi se ho questo finanziamento in corso e, all’improvviso, la situazione si complica?

Questa domanda è frequente da qualche anno, cioè da quando la pandemia da coronavirus ha messo in crisi molte aziende. Anche le il peggio è passato, gestire una cessione del quinto in cassa integrazione è normale amministrazione.

Qual è la soluzione da applicare in questi casi?

Cosa accade se vado in cassa integrazione e ho cessione del quinto?

Cassa integrazione non vuol dire perdere il lavoro.

Questo istituto – noto come cassa integrazione guadagni o CIG – consente all’INPS di erogare delle somme di denaro a impiegati di aziende che si trovano in difficoltà.  La durata dipende molto dalla circostanza. Secondo Wikipedia:

Nel caso di ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione aziendale il limite massimo è di due anni consecutivi, prorogabili due volte per un anno ciascuna. In caso di crisi, il limite massimo è di un anno consecutivo, prorogabile di un ulteriore anno. 

L’importo della cassa integrazione è minore rispetto allo stipendio normale. Se è in corso una cessione del quinto è possibile modificare le rate: una soluzione da prendere in considerazione se si hanno esigenze economiche differenti.

Come cambiano le rate della cessione del quinto in caso di CIG

Cosa accade se un dipendente ha avviato un prestito con la cessione del quinto e viene messo in cassa integrazione?

C’è la possibilità di cambiare le rate secondo quanto previsto dal dpr 180/1950 all’articolo 35. Le spese mensili del finanziamento devono essere pari al massimo a un quinto dello stipendio (è per questo la cessione del quinto si chiama così). 

Se lo stipendio si riduce, le rate si devono adattare. Qual è la procedura per cambiare le rate di un prestito in cassa integrazione?

Come adeguare la cessione dello stipendio alla cassa integrazione

Tu non devi fare niente.

Tocca al datore di lavoro comunicare alla banca o alla società finanziaria che la cassa integrazione è stata aperta.

La copertura assicurativa è stata accertata? Perfetto, è possibile stabilire che il restante delle rate può essere modificato.

Da leggere: TFR rifiutato, cosa posso fare?

Il blocco della rata dopo la cassa integrazione

Nel corso di una cassa integrazione ordinaria si può avere il blocco della rata con facilità.

Le norme, infatti, prevedono la possibilità di una temporanea sospensione dei pagamenti per le rate.

Questo se lo stipendio si riduce di più del 30% rispetto alla retribuzione netta.

Esempio: lo stipendio netto prima della cassa integrazione è 1.500 euro. Poi scende a 1.000. Cosa fare?

Puoi sospendere temporaneamente il rimborso del finanziamento.

Il ruolo della banca in questo equilibrio

Una riduzione consistente dello stipendio si verifica con una cassa integrazione straordinaria, legata a una crisi strutturale.

Dal punto di vista di una banca, un datore di lavoro che mette i propri dipendenti in cassa integrazione al 50% non garantisce la stessa solidità di uno che rimane al 30%.

Non bisogna dimenticare che per le finanziarie la garanzia del rimborso del debito è rappresentata dallo stipendio che il lavoratore percepisce, e quindi – in buona sostanza – dall’azienda che assicura la retribuzione.

Il blocco della cessione del quinto, infine, è possibile nel caso della cassa integrazione a zero ore.

Perché è importante la copertura assicurativa

La presenza della copertura assicurativa entra in gioco se l’azienda fallisce o se il lavoratore viene licenziato.

È questa la ragione per la quale, quando si firma un contratto per un prestito, la polizza non è facoltativa ma un obbligo.

In caso di imprevisti le rate che sono rimaste insolute verranno gestite dall’assicurazione

anzi, prima si farà ricorso al trattamento di fine rapporto. Se non copre la somma dovuta interviene l’assicurazione.

Come richiedere un preventivo

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