Come aiutare i figli a comprare casa senza indebitarsi eccessivamente e pagando delle rate a misura di stipendio? Qui trovi una serie di soluzioni utili per ottenere ciò che serve veramente: una liquidità immediata e adatta alle tue esigenze. E a quella dei tuoi figli che vogliono essere indipendenti.

Le difficoltà economiche che caratterizzano la nostra realtà sono tante, è frequente che i genitori debbano aiutare i figli

Soprattutto a comprare casa.

Non tutti hanno un lavoro fisso, anzi: spesso l’impiego dei più giovani è precario, non assicura uno stipendio adeguato.

Soprattutto per rimborsare completamente la banca del prestito.

Perché i genitori tendono ad acquistare casa ai figli?

Aiutare i figli a comprare casa è un gesto che i genitori fanno. L’abitazione è il primo passo per l’indipendenza.

Il figlio inizia a costruire il percorso verso il futuro, ed essendo adulto ha bisogno di un appartamento personale.

Ma come fare se non possiede risparmi a sufficienza per procurarsi un immobile?

In che modo i genitori possono agevolare i figli da questo punto di vista?

Chi desidera sostenere i figli in una fase così importante ha varie scelte a disposizione. Alcune sono indicate per chi ha maggior disponibilità ma ci sono combinazioni differenti che possono aiutarti a chiudere l’acquisto dell’immobile.

Le soluzioni, di base, sono tre: 

Donazione di denaro per acquisto casa

Una prima opzione per aiutare i figli ad acquistare casa consiste nella donazione di una somma di denaro. Conviene per:

  • L’acquisto della prima casa per un figlio senza reddito.
  • Supportare un figlio che può dare garanzie ma non pagare il prezzo intero.

I genitori trasferiscono la liquidità al figlio, oppure raggiungono direttamente la persona o l’agenzia che vende la casa. La cifra può essere ricoperta totalmente o parzialmente, a seconda del contesto e delle esigenze del momento.

Questo è un ottimo metodo l’acquisto della casa con l’aiuto dei genitori. Ma non puoi procedere in autonomia.

Bisogna muoversi con il tramite di un notaio

In caso contrario si potrebbero avere dei problemi con il fisco.

Come dimostrare la provenienza di questo flusso di denaro, e le motivazioni che lo hanno provocato?

Il notaio, invece, redigerà un documento che avrà il valore di atto pubblico durante un controllo dell’Agenzia delle Entrate.

L’intervento notarile serve per la donazione al figlio e per il pagamento al venditore. Potrebbe essere opportuno rivolgersi a un esperto per capire quale decisione sia più adatta. In questo modo è possibile aiutare i figli a comprare casa.

La fideiussione per acquisto della casa

Per aiutare i figli a comprare casa c’è anche la fideiussione.

I genitori sono garanti: assicurano che il figlio restituirà alla banca tutta la somma presa in prestito.

Questa soluzione è consigliata se il giovane ha un impiego ma il contratto non è indeterminato oppure il salario non è abbastanza alto. Nonostante ciò il figlio otterrà il mutuo con la garanzia della figura di un genitore (o entrambi).

Non sempre gli istituti creditizi vedono di buon occhio la richiesta di un finanziamento da parte di un ragazzo senza un lavoro stabile: non hanno la certezza del rimborso delle rate. Il problema spesso si risolve con la garanzia del genitore.

Anticipo del TFR per acquistare casa

Una buona soluzione per comprare casa ai figli: chiedere l’anticipo del TFR, il trattamento di fine rapporto. Vale a dire la liquidazione che spetta a tutti i dipendenti dopo 8 anni di servizio continuato. Si può chiedere fino al 70% della somma.

L’anticipo del TFR è una formula finalizzata, ovvero la somma di denaro può essere utilizzata solo per determinati scopi. Uno di questi è l’acquisto della prima casa o quella dei figli.

Avviare un mutuo o una cessione del quinto

Il prestito dei genitori per l’acquisto della casa è spesso indispensabile.

Ma è possibile comprare casa al figlio (o ai figli) con un mutuo intestato ai genitori stessi? Sì, certo.

I genitori si occupano della restituzione del finanziamento, mentre il figlio diventa proprietario dell’immobile.

Questa opzione è suggerita anche per un mutuo prima casa per un figlio senza reddito. Gli interessi passivi non potranno essere detratti: questo perché non vi è coincidenza tra il titolare del mutuo e quello dell’appartamento.

Sempre rimanendo nel mondo dei prestiti è possibile valutare anche la cessione del quinto.

Sia dello stipendio che della pensione.

Questa soluzione consente di ottenere fino a 75.000 euro con una restituzione che va da 2 a 10 anni prelevando solo 1/5 del cedolino pensionistico o del salario. Questa somma può essere un buon punto di partenza per comprare casa ai figli.

Soprattutto se si procede con il prestito delega che ti consente di ottenere ben due cessioni del quinto.

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