Ci possono essere dei problemi da affrontare quando si incrociano dimissioni e cessione del quinto. Cosa accade quando c’è un finanziamento in corso e cambi lavoro? Esistono differenze rispetto al licenziamento o alla decisione di lasciare il posto fisso?

Dimissioni e cessione del quinto: argomento spinoso, vero?

Il motivo è semplice. Noi sappiamo che la cessione del quinto è un tipo di finanziamento legato allo stipendio. Non devi versare personalmente la rata con gli interessi, viene prelevata dal mensile.

Comodo, vero?

Purtroppo, però, questa condizione così vantaggiosa – e che consente di ottenere prestiti importanti anche a segnalati al CRIF come cattivi pagatori – ha un rovescio della medaglia. Ovvero?

Nulla di irrisolvibile, non temere. Ecco gli argomenti da affrontare insieme.

Cosa succede se ho una cessione del quinto e cambio lavoro?

Prima ipotesi: hai chiesto una cessione del quinto dello stipendio. Richiesta accettata ma all’improvviso decidi di cambiare lavoro. Motivo? Occasione migliore, stipendio più alto, progetti.

Passi da un impiego a un altro, con condizioni simili.

Quindi devi solo comunicare all’istituto di credito il cambio. E al nuovo datore di lavoro l’esistenza della cessione del quinto. Il TFR verrà trasferito ma vincolato sempre alla finanziaria.

Sì perché, non dimenticare, il trattamento di fine rapporto fa da garanzia per eventuali perdite di lavoro o dimissioni per passare a una condizione di inattività. A proposito, continua a leggere.

Per approfondire: la cessione del quinto in caso di morte

Cosa succede, invece, se do le dimissioni e mi licenzio?

Cambiare vita, perché no?

Vuoi semplicemente chiudere la parentesi lavorativa e per ora non è previsto un nuovo impiego.

Le conseguenze di questa piccola rivoluzione?

Il trattamento di fine rapporto – la somma accumulata nel tempo come buona uscita – viene utilizzata per coprire il debito residuo. Se il TFR è superiore quello che avanza lo puoi incassare.

Altrimenti devi pagare personalmente. Per stipulare un contratto di cessione del quinto dello stipendio hai sottoscritto un’assicurazione rischio vita e perdita improvvisa dell’impiego.

Ma queste condizioni valgono per eventi straordinari non dipesi da te. Il rapporto tra dimissioni e cessione del quinto è un aspetto che devi risolvere personalmente con le tue risorse.

Puoi anche decidere di estinguere in anticipo la cessione del quinto.

Cessione del quinto e licenziamento per giusta causa

Può capitare che ci sia una situazione del genere: licenziato per giusta causa. Cioè per inadempienza del singolo. In sintesi, hai perso il lavoro e la colpa non è di nessun altro.

Cosa succede in questi casi?

L’assicurazione su morte improvvisa e perdita del lavoro ti copre.

Ma non su tutti i fronti, è ovvio. Se il licenziamento è per giusta causa devi risarcire la polizza che ha risolto il debito con la banca. Ma ci sono anche casi in cui hai diritto alla copertura totale.

Ad esempio quando il licenziamento non è imputabile alla tua colpa. Se ad esempio l’azienda fallisce. Ecco perché i dipendenti statali hanno facile accesso al credito della cessione del quinto.

In ogni caso abbiamo affrontato qui il tema del licenziamento e della cessione del quinto.

Vuoi una soluzione per gestire la cessione del quinto?

Sappiamo bene che dimissioni, perdita del lavoro e cambio d’impiego rappresentano un momento importante per te. Molti clienti che si rivolgono a noi affrontano gli stessi problemi oggi.

Il lavoro cambia, le necessità anche.

Può capitare che il miglior lavoro con contratto a tempo indeterminato si chiuda all’improvviso. O che tu decida di lasciare in anticipo l’impiego prima della chiusura del finanziamento.

Per questo noi siamo sempre al fianco dei nostri clienti e curiamo ogni aspetto della cessione del quinto. Che è una soluzione unica per avere prestiti vantaggiosi. Vuoi maggiori informazioni?

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