Capita, in alcune circostanze, di dover rivedere i propri piani di finanziamento personale con una relativa estensione delle linee di credito. Ma dopo quanto si può rifinanziare un prestito? Ecco cosa devi sapere.

Può capitare anche questo nella vita di una persona: chiedere un prestito.

Ma non è un’opzione così difficile da immaginare, nei nostri uffici ogni giorno le persone ci contattano per avere una linea di credito adeguata a risolvere problemi o raggiungere obiettivi spesso difficili da immaginare senza un supporto.

Il prestito è uno strumento finanziario come un altro e la stessa cosa vale per la rinegoziazione del prestito. Che è una soluzione comoda, dedicata a chi sa cosa sta facendo. Ma deve essere gestita da professionisti e consulenti.

Anche perché non puoi chiederla come e quando vuoi. Ecco cosa devi sapere su questo argomento così importante per chi lavora a stretto giro con una concezione del credito ampia, elastica e strategica.

Cos’è il prestito rifinanziato e a cosa serve

Iniziamo subito dalle definizioni per evitare fraintendimenti: cosa vuol dire rifinanziare un prestito?

Con questa dicitura intendiamo una pratica finanziaria attraverso la quale chiudiamo uno o più prestiti precedentemente attivati e li estinguiamo con un nuovo finanziamento. Con rate più comode da pagare.

Questa comodità può essere legata sia a un tasso d’interesse vantaggioso, sia a un tempo di ammortamento più lungo. In sintesi, stiamo parlando di un prestito per evitare il sovraindebitamento e relative condizioni di sofferenza.

Facciamo un esempio.

Se ho due prestiti attivi con altrettante rate mensili di 500 euro ciascuna, e ammortamento completo tra 1 anno, posso rifinanziare il debito chiedendo una linea di credito capace di estinguere le soluzioni attive e propormi una rata di

  • 500 euro al mese.
  • Da restituire in 2 anni.

Come puoi ben capire c’è un vantaggio importante perché posso godere del mio stipendio con più elasticità: anche se i tempi si allungano il mio tenore di vita è migliorato. E ho evitato lo spettro del sovraindebitamento.

Quando posso ottenere un rifinanziamento?

Che sia una cessione del quinto dello stipendio o un prestito personale, può essere utile chiedersi quando conviene chiedere un rifinanziamento del credito ottenuto. Il motivo per cui conviene affidarsi ai professionisti del settore è chiaro: parliamo di operazioni delicate. Però proviamo a fare il punto della situazione.

Conviene rifinanziare il credito quando:

  • Ci sono tassi d’interesse favorevoli.
  • Si ha una buona affidabilità di capitale.
  • L’operazione influenza il tenore di vita.

Iniziamo dal primo punto: dopo quanto si può rifinanziare un prestito? Nel momento in cui hai il sentore di poter contare su TAN e TAEG più convenienti è giusto fare una valutazione su questo punto.

Perché, in prospettiva, andrai a pagare meno interessi. Inoltre, puoi pensare di rinegoziare il credito se hai una condizione economica in grado di coprire le rate fino alla nuova data di ammortamento, ricordando però che hai sempre dei limiti di età. Che di solito vanno dai 18 ai 75 anni.

Poi c’è il punto relativo al tenore di vita.

Dopo quanto si può rifinanziare un prestito? Se il tuo stipendio non riesce più a coprire con agilità le rate, incidendo sullo stile di vita tuo e della tua famiglia, conviene intervenire. Con quale strumento? Semplice, la rinegoziazione della cessione del quinto o del prestito personale se non si hanno i requisiti per la prima soluzione.

Dopo quanto posso chiedere un nuovo prestito?

Proviamo ad affrontare la prospettiva da un punto di vista differente.

Il debito in corso è stato estinto. Dopo quanto si può rifinanziare un prestito?

Una volta terminato il pagamento posso subito chiedere una linea di credito? Molto dipende dalle condizioni del richiedente. Se il primo prestito è stato rifiutato per motivi diversi bisogna sempre aspettare minimo 30 giorni. Se la motivazione riguarda l’iscrizione al CRIF come cattivo pagatore l’attesa coincide con i tempi di cancellazione.

Questo, ovviamente, non riguarda chi chiede una cessione del quinto e ha un contratto a tempo indeterminato.

Se invece vuoi chiedere un nuovo prestito mentre c’è già un finanziamento in corso – come avviene con il doppio quinto o il prestito con delega – l’attesa può arrivare a tre mesi. Ma anche in questo caso dipende.

Da cosa?

Semplice, dalle condizioni del richiedente.

Dalla stabilità finanziaria e dal reddito. Tendenzialmente, chi ha un contratto di lavoro con la Pubblica Amministrazione e può contare su circuiti specifici come il prestito INPS o NoiPA ha delle condizioni migliori e tempi di attesa ridotti.

Vuoi una consulenza per la rinegoziazione del prestito?

Il punto è chiaro: per ottenere le condizioni migliori su questo fronte non basta andare in banca o nella sede di una società finanziaria e chiedere dopo quanto si può rifinanziare il debito. O almeno non è la soluzione migliore.

Chiedici una consulenza per ottenere il miglior trattamento economico e mantenere un tenore di vita adeguato alle necessità. Anche se hai più prestiti in corso e vuoi evitare il sovraindebitamento.

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