Microprestito o microfinanziamento sono una forma di credito pensata per chi non può avere liquidità da banche e finanziarie. Spesso sono l’ultima possibilità per poter ottenere una liquidità per affrontare spese non preventivate.

Prima regola: mai confondere il microprestito con il piccolo prestito NOIPA.

Sono due campi differenti: in quest’ultimo caso parliamo di finanziamenti dedicati ai dipendenti del settore pubblico che hanno interessi convenienti. Si basano sulla formula della cessione del quinto e possono avere un ammortamento di diversi anni.

Il microprestito, invece, è una forma di finanziamento semplice che può essere richiesta anche da chi non ha i requisiti per un prestito personale o una cessione del quinto. Di solito parliamo di importi bassi, facili da restituire nel tempo.

Scopriamola insieme.

Cos’è il microfinanziamento

Tutto ciò che rientra nel campo del microprestito può essere definito come una linea di credito semplice e immediata che ti consente di avere una piccola somma liquida, senza alcun vincolo rispetto a busta paga o controlli di affidabilità creditizia.

Ovviamente molto dipende anche dalle regole interne della società che offre il servizio.

Per rendere il microprestito più interessante e battere la concorrenza le finanziarie abbattono ogni tipo di vincolo per ottenere il credito. Ma le somme sono sempre esigue e comunque esistono dei meccanismi per assicurare all’azienda creditrice il rimborso.

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Quanti tipi di microprestito abbiamo?

Spesso si considera il microfinanziamento come un settore dedicato a chi ha bisogno di denaro per affrontare una spesa inattesa e non ha i requisiti per ottenere altro tipo di finanziamento. In realtà spesso questo settore riguarda anche altre condizioni.

Bisogna comprendere che esistono due strade differenti: il microcredito alla famiglia e all’impresa.

Ad esempio, a seguito della pandemia da Covid 19, lo Stato ha previsto finanziamenti snelli e facili da ottenere per dare liquidità alle microimprese che hanno subito difficoltà economiche e finanziarie a causa dell’emergenza legata alla pandemia.

Questo è un esempio di microcredito all’impresa. Buona parte dei microprestiti è dedicata a chi ha bisogno di piccole somme extra perché ha già dei finanziamenti in corso e non può aprire nuove linee di credito o vuole evitare il sovraindebitamento.

Quanto posso ottenere con il microcredito?

Dipende dal circuito al quale fai riferimento.

Ad esempio, spesso il microcredito oscilla tra i 500 e i 1.500 euro e serve per coprire esigenze immediate per piccole spese straordinarie. Come ad esempio la sostituzione di un elettrodomestico che si rompe o una visita medica specialistica.

Ma come suggerisce anche il sito web www.microcredito.gov.it, il microfinanziamento deve essere inteso anche come strumento non semplicemente legato a ottenere piccole somme di denaro. Ma che consente di promuovere l’integrazione finanziaria

Quindi permette di ottenere credito anche alle fasce più deboli o che vivono momenti di difficoltà. E che quindi non possono accedere al credito ordinario pur avendo le stesse necessità in termini di liquidità. Quindi si possono ottenere fino a 10.000 euro.

Per aziende e chi ha diritto a microcredito imprenditoriale o rurale le regole sono leggermente diverse. La soglia si alza ancora di più: da 25.000 a 40.000 euro. A questa somma si possono aggiungere 10.000 euro se le ultime 6 rate del credito sono state pagate con puntualità e lo sviluppo del progetto sviluppato grazie al finanziamento dà i risultati definiti dal piano di business.

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A volte il microfinanziamento sembra l’unica soluzione ma non è sempre così. Spesso è solo l’assenza di una guida specializzata in cessione del quinto a fare la differenza. Non accontentarti sempre e comunque del prestito minimo: chiedi aiuto al nostro team.

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