Cosa succede se non pago una rata di un finanziamento? Il rischio è quello di essere segnalato come cattivo pagatore presso una delle banche dati (tipo CRIF) che le finanziarie e le banche consultano prima di dare liquidità. Si tratta di un’eventualità da evitare, ecco cosa sapere per approfondire questo argomento.
Non temere, può capitare a tutti una rata finanziamento non pagata.
Dopo aver richiesto un prestito alla banca non riesci a restituire la somma di una mensilità. Oppure semplicemente la dimentichi. Cosa accade in questo caso? Quali sono le conseguenze di una rata di finanziamento non pagata?
- Perché può capitare questo inconveniente?
- Come si muove il recupero crediti delle finanziarie
- Come funzionano le liste dei cattivi pagatori?
- Interessi di mora per una rata finanziamento saltata
- Chiedere un prestito se salti una rata: è possibile
Perché non hai pagato la rata del finanziamento?
A volte si verificano delle spese improvvise che stravolgono completamente i nostri piani.
Il regolare rimborso della cifra mensile salta.
Alle spese ordinarie si aggiungono quelle straordinarie.
Oppure, semplicemente, si capisce di aver fatto male i conti in anticipo e di non disporre del budget necessario per i doveri fiscali. Senza dimenticare le vere e proprie dimenticanze.
Capita con i prestiti personali.
Come bisogna comportarsi? E, soprattutto, cosa succede con una rata del finanziamento non pagata?
La procedura messa in atto per il recupero crediti
Non pensare al ritardo nel restituire una rata come una sentenza immediata.
L’istituto creditizio che si accorge di non aver ricevuto il pagamento dà il via a una prima fase di comunicazione:
- E-mail.
- SMS.
- Lettera cartacea.
Qui hai ancora tempo per risolvere senza ripercussioni e segnalazioni.
Se non si risolve il problema della rata non pagata del finanziamento, la finanziaria chiederà un decreto ingiuntivo.
Quest’ultimo diventerà irrevocabile dopo 40 giorni, e potrebbe essere effettuato addirittura un pignoramento.
Ovviamente è l’estrema conseguenza di un prestito non restituito. Ma comunque c’è questa possibilità. Ecco perché, prima di usufruire di un prestito, è importante valutare se si sarà in grado di restituire la somma.
Come funzionano le liste dei cattivi pagatori
Esistono degli archivi che gli istituti di credito utilizzano per tutelare i propri interessi dai cattivi pagatori.
Fanno parte di due gruppi:
- Centrale Rischi Interbancaria, o CAI, in cui si viene inseriti solo per inadempimenti
- Sistemi di Informazioni Creditizie, o SIC, tipo CRIF con morosità e pagamenti puntuali.
Se la rata del finanziamento non viene pagata, si finisce in entrambe le liste.
Ma non è tutto così automatico.
Se il ritardo è minimo non si viene iscritti nella CAI (la quale è gestita dalla Banca d’Italia). Ecco una definizione:
“La segnalazione di sofferenza può scaturire in modo automatico da un ritardo nei pagamenti all’intermediario? No. Il ritardo nei pagamenti non è una condizione sufficiente per la segnalazione a sofferenza: per questa classificazione, l’intermediario deve tenere conto della situazione finanziaria complessiva del cliente”.
Il dubbio è: quanto tempo bisogna aspettare prima di essere esclusi da questi database? È necessario attendere 12 mesi se non è avvenuta la restituzione di una o due rate, 24 per tre o più rate (anche se, poi, il debito è stato saldato).
Il conto alla rovescia inizia dalla data del rimborso, o dal giorno che ha segnato la scadenza del contratto.
È possibile chiedere di anticipare l’uscita dalle liste, ma la risposta a questo dubbio è no.
Cosa sono gli interessi di mora per una rata del finanziamento saltata?
Abbiamo visto cosa succede per una rata di finanziamento non pagata.
Gli archivi che segnalano i cattivi pagatori non rappresentano l’unico ostacolo: ci sono anche gli interessi di mora,
Ovvero delle somme extra che vanno a pesare sulla cifra finale del prestito.
Sono una sanzione di carattere moratorio che si unisce alla citazione nei SIC e nella Centrale Rischi Interbancaria.
Cos’è e come sfruttare la legge sul sovraindebitamento
La rata del finanziamento resta non pagata: come fare?
Esiste una legge sul sovraindebitamento – n. 3 del 2012 – che alcuni conoscono come legge salva-suicidi.
Il cattivo pagatore mostra in tribunale un piano di rimborso concreto che potrà seguire in base alle sue possibilità.
Il compito del giudice è quello di stabilire se il debitore ha altri mezzi per assolvere l’inadempienza.
C’è anche l’opzione del saldo e stralcio.
In alcune occasioni, se non ci sono alternative, la banca concede un pagamento ridotto e dilazionato nei mesi.
Come chiedere un prestito se sei un cattivo pagatore
In realtà esiste un’alternativa a tutto questo: la cessione del quinto. Non devi rispettare e pagare personalmente rate mensili perché vengono prelevate direttamente dallo stipendio o dalla pensione. Anche se sei un cattivo pagatore.
Vuoi maggiori informazioni?