Quante volte hai sentito parlare del tasso d’inflazione? Questo concetto è fondamentale per avere una conoscenza chiara del mondo che ci circonda, soprattutto quando effettuiamo degli acquisti e chiediamo un prestito, un finanziamento, una cessione del quinto dello stipendio. Di cosa stiamo parlando esattamente? Ecco cosa devi sapere.

Ecco, il tasso d’inflazione è uno degli argomenti tipici di un telegiornale.

E se pensi che questo tema non ti riguardi da vicino sbagli di grosso. Perché stiamo parlando di un indicatore fondamentale per gestire risorse interne, spese. acquisti e budget familiare.

Nella maggior parte dei casi, poi, le notizie sul tasso d’inflazione sono sempre negative.

Ma perché tutto questo? Qual è il motivo che dovrebbe spingerci ad approfondire questo valore espresso in percentuali? La conoscenza dei temi relativi all’economia quotidiana è indispensabile. Non solo per chiedere un prestito personale o una cessione del quinto dello stipendio.

Allora, vuoi approfondire? Ecco cosa devi sapere.

Cos’è il tasso d’inflazione, spiegato semplice

Con questo termine intendiamo quel valore percentuale definito dall’ISTAT per descrivere la variazione dei prezzi nel tempo. In pratica, in questo modo definisci il potere di acquisto.

“Si ha inflazione quando si registra un rincaro di ampia portata, che non si limita a singole voci di spesa. Questo significa che con un euro si possono acquistare oggi meno beni e servizi rispetto al passato. In altre parole, l’inflazione riduce il valore della moneta nel tempo”.

Ecco come viene spiegata l’inflazione dalla Banca Centrale Europea. Quindi, se l’inflazione aumenta su un determinato paniere di beni le cose si mettono male per i consumatori finali.

Per approfondire: cosa sono i libretti di risparmio al portatore

Ma come si calcola il tasso d’inflazione?

Ok, non vogliamo entrare in questioni complesse.

Ma abbiamo a cuore l’argomento perché è fondamentale anche per chi deve chiedere un finanziamento. E poi il calcolo del tasso d’inflazione non è così complicato. La formula:

(Costo totale anno/Costo totale anno base) x 100.

In pratica, dividiamo il costo totale del paniere nell’anno che ci interessa per il costo del paniere nell’anno base e moltiplicare il risultato per 100. Ecco un esempio dei vari calcoli.

tasso d'inflazione

Ma perché tutto questo ci interessa per la valutazione di un prestito?

Te lo spiego subito. Nel frattempo ti ricordo che nel calcolo del tasso d’inflazione si valutano tutti i beni e servizi consumati dalle famiglie. Ad esempio alimentari, benzina, servizi e beni durevoli.

La relazione tra tasso d’inflazione e interesse

Con un’economia forte abbiamo larga disponibilità economica. Gira tanto denaro che si deprezza.

Questo fa salire l’inflazione e i prezzi dei prodotti. In questi casi la Banca Centrale Europea fa salire il tasso d’interesse. Che tu ben conosci perché è il costo del denaro, la percentuale che devi versare.

Hai chiesto un prestito personale o un mutuo?

C’è una rata composta anche da un interesse che sarà più alto a causa anche del tasso d’inflazione.

D’altro canto in caso di congiuntura economica difficile e poco florida i consumi si deprimono e il costo del denaro diminuisce. Questo significa che, sempre la BCE, diminuisce il tasso d’interesse.

 Chi può consigliarti per ottenere il miglior prestito?

Come sempre non è facile valutare con attenzione un finanziamento.

Il tasso d’inflazione è uno degli elementi decisivi per influenzare la convenienza di un prestito. Chiaramente al cliente finale – chi chiede il finanziamento – interessano indicatori pratici come il TAN e TAEG. Ma crediamo che la conoscenza dei meccanismi sia indispensabile.

E poi, per le informazioni pratiche ci siamo noi. Mandaci un’email per avere una valutazione chiara del miglior prestito disponibile sul mercato per rispondere ai tuoi desideri.

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